San Terenzo

San Terenzo, con la sua felice posizione, dove mare e spiaggia sono un tutt'uno con le case, ha mantenuto integro il suo aspetto tipicamente ligure. All'estremità orientale c'è il Castello: un fortilizio quadrangolare del tardo Medioevo costruito sull'alto di un poggio che si protende sulle ampie spiagge sabbiose e sulle acque cristalline. San Terenzo gode di un'ampia spiaggia che si estende davanti alle case multicolori, una passeggiata a ponente sotto le balze rocciose, la torre del Castello e la passeggiata "da castello a castello" che collega i due paesi di Lerici e San Terenzo. San Terenzo esisteva come paese indipendente già nel Medioevo: borgo di pescatori e marinai, era dedito anche ai traffici del vino e dell'olio e vi aveva sede, fra l'altro, un ospitale; il nome era Portiolo (probabilmente significava "porto dell'olio" oppure piccolo porto); secondo la leggenda, vi approdò il monaco Terenzio che intendeva recarsi a Roma in pellegrinaggio. Poco lontano il monaco fu assassinato dai briganti ed i paesi della zona si contesero il diritto di trattenere la salma. Per dirimere la questione fu deciso di mettere la salma su un carro trainato da buoi e, laddove i buoi si sarebbero fermati esausti, lì sarebbe stato seppellito Terenzio: ciò avvenne in corrispondenza dell'attuale paese di San Terenzo. Un dipinto del Fiasella nella chiesa parrocchiale immortala lo sbarco del monaco. Diversi toponimi della zona ricordano il tempo delle Crociate: in particolare la tomba del crociato e lo scoglio di Orlando (che, secondo la leggenda, fu spezzato in due dalla furia del cavaliere).